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Sulla Rotta dei Fenici, alla scoperta di Erice

Sitata a piedi dell’omonimo monte, Erice è un piccolo tesoro dall’aspetto medievale, con stradine e piccole vie che si intersecano, interrotte poi da monumenti ed edifici che narrano il passaggio delle varie epoche storiche su queste terre.

Le origini mitiche della città risalgono ad Erice, re della popolazione degli Elimi e figlio della dea Afrodite e dell’argonauta Bute. Sulla sua evtta si trovava il tempio dedicato alla dea della bellezza, la Venere Ericina, che proteggeva il canale fra Erice e Cartagine. Segno della presenza punica e fenicia le antiche Mura ciclopiche, risalenti al periodo tra l’VII e VII secolo a.C.

La cittadina racchiude in sé tutto il suo fascino, racchiusa in un alone di mito e leggenda, dove panorami mozzafiato e segni delle civiltà che in queste terre risiedevano. Ad insediarsi presso Erice furono anche i Fenici che presso il tempio della città adoravano Astarte, la grande Madre, protettrice della fertilità e della fecondità.

chiesa madre erice

Cosa visitare ad Erice

Oggi Erice è una delle località turistiche più apprezzate nella Sicilia nord-occidentale, situata a 750 metri di altezza dal livello del mare. Affacciata su un panorama mozzafiato, da un lato, il Golfo di Trapani e le Isole Egadi; dall’altro la Vallata e le campagne che progressivamente si estendono verso l’entroterra. La cittadina, tagliata da piccole vie tipiche dell’urbanistica medievale, dà la sensazione al visitatore che il tempo si sia fermato, come sospeso.

Tra i monumenti ad Erice da visitare troviamo la Chiesa Madre, costruita nel 1314 per volere di Federico II d’Aragona ed intitolata all’Assunta. L’edificio in stile gotico venne ricostruito in seguito ad un crollo in alcune delle sue parti durante il XIX secolo, soprattutto per ciò che riguarda gli interni. Ad occuparsi del progetto di ricostruzione fu l’architetto Diminici.

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Da visitare anche il Castello di Venere, costruito sulle antiche rovine del tempio dedicato a Venere Erycina, il Giardino de Balio, la Chiesa di San Giuliano e il quartiere Spagnolo.

E se Erice ci cattura grazie alle sue bellezze naturalistiche ed architettoniche anche la gola trova giovamento in queste terre. Nota per la sua tradizione dolciaria, la cittadina offre au suoi visitatori prelibati dolcetti. Assolutamente da assaggiare i bocconcini di Erice, dolci di pasta al cui interno si trova marmellata di cedro aromatizzata con il liquore; i mustaccioli, biscotti preparati all’interno di un antico convento di clausura, e la genovese di Erice, dolci di pasta frolla ripiene di crema oppure ricotta.